La prima notizia certa riferibile al nucleo monumentale formato da Palazzo Pretorio e dal Castelletto è relativa alla consacrazione di due cappelle avvenuta nel 1071.
Entrambi gli edifici si presentano oggi con l’aspetto che dovevano avere nella prima metà del Duecento; sappiamo infatti che Federico Vanga commissiona importanti lavori di ristrutturazione e di ammodernamento affidati a maestranze provenienti da fuori città. Affacciati sulla Piazza del Duomo, vero e proprio cuore della città medievale, formano un complesso unitario insieme alla vicina Cattedrale di San Vigilio e alla Torre Civica recentemente restaurata, che anticamente svolgeva la funzione di mastio.
Il Castelletto è un´alta struttura curiosamente appoggiata all’abside del duomo e si tratta di un vero e proprio castello cittadino, la cui funzione era quella di estrema difesa dei principi vescovi in caso di pericolo. Coronato da merli alla ghibellina, termina in una snella torre, detta di San Romedio. Esso rappresentava una sorta di residenza d’emergenza la cui altezza garantiva difesa e protezione.
Il Palazzo Pretorio, addossato a sua volta al Castelletto, è un imponente edificio di gusto romanico eretto lungo il lato orientale della piazza, ed è la residenza dei principi vescovi di Trento fino alla metà del XIII secolo, quando gli venne preferito il Castello del Buonconsiglio. Deve il suo nome al fatto che nei secoli successivi diviene sede della corte di giustizia cittadina. Coronato da merli a coda di rondine, presenta due ordini di finestre - bifore nella parte superiore, trifore in quella inferiore - nell’ordinata facciata prospicente la piazza.
Il complesso monumentale non solo rappresenta il cuore della città di Trento, ma sottolinea altresì la peculiarità di questo centro urbano rispetto ad altre realtà italiane: in questo caso polo religioso e polo politico, altrove separati e distanti, si presentano vicini, rispecchiando la specificità di un’istituzione quale quella del principato vescovile.
Palazzo Pretorio è oggi sede del Museo Diocesano di Trento, il cui percorso espositivo prevede anche l’accesso ad alcuni ambienti del Castelletto vescovile.
E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, 5, 6. Mantova 2013.
A. GORFER, I castelli del Trentino, vol. III, pp. 369-413. Trento 1990.