Palazzo Nero

Val di Non

Il palazzo si trova nell’abitato di Coredo, nelle vicinanze del dosso sul quale sorge l’omonimo castello, sede dal XV al XVII secolo dei capitani delle valli di Sole e di Non.
Edificato nella seconda metà del Quattrocento per volontà del principe vescovo Giovanni di Hack sulle preesistenze di una casa-murata probabilmente dotata di torre, dopo aver svolto la funzione di Palazzo di Giustizia dal 1460 al 1475, l’edificio viene affidato ad un funzionario locale. Nel 1477 subisce un gravissimo incendio nel corso dell’insurrezione popolare contro il governo vescovile, dopo il quale le strutture superstiti appaiono fortemente annerite dai fumi e dalle ceneri, motivo per cui il palazzo prese il nome di “Nero”.
L’episodio più importante della storia dell’edificio è il processo per stregoneria avvenuto tra il 1613 e il 1615, che coinvolge 150 imputati: nella sentenza definitiva vengono condanne a morte 17 persone, le cui esecuzioni avvengono nella piazza antistante il Palazzo Nero.
Le numerose trasformazioni avvenute nei secoli non hanno cancellato l’impronta medievale della struttura, che si configura come uno dei rari esempi di edilizia pubblica quattrocentesca conservati in Trentino. La struttura presenta massicce mura merlate a scarpata che sporgono al centro della facciata, conferendole un aspetto che ricorda la prua di una nave.
Il palazzo, di proprietà privata, è oggi adibito ad abitazione civile.

E. CALLOVI, L. SIRACUSANO (a cura di) , Val di Non: storia, arte, paesaggio, pp. 86-88. Trento 2005.
A. BERTOLDI, G. FAUSTINI, A. GIOVANNINI, Castelli Fortificazioni Residenze Nobili, pp. 68-69. Trento 2004.
S. VERNACCINI (a cura di), Castelli e Torri in Trentino, pp. 85-86. Milano 2004.
G. M. TABARELLI, F. CONTI, Castelli del Trentino, p. 148. Milano 1974.
A. GORFER, I Castelli del Trentino, pp. 684-686. Trento 1967.

  • Tipologia: Residenza fortificata
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Coredo

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

Il palazzo è famoso per la Sala del Giudizio, destinata a tribunale, che nel tardo Quattrocento venne affrescata in stile gotico da un pittore locale d’influenza lombarda, con un ciclo detto “della Regina di Francia”, ispirato al poema trecentesco "Königin von Frankreich" del poeta Schandoch. Si tratta di una rielaborazione austriaca delle storie di S. Genoveffa ingiustamente accusata di tradimento dal maggiordomo di corte da lei rifiutato. La narrazione si conclude con il successo della regina, riconosciuta innocente. Il tema è quello del trionfo della giustizia con allusione alla disciplina morale necessaria per la sua corretta amministrazione. Il ciclo è popolato da cavalieri, dame, re, regine, rappresentati secondo la cultura e il gusto cortese.

  • Tipologia: Residenza fortificata
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Coredo