Mura di Arco

Valle del Sarca

In una pergamena risalente al 771 d.C. è nominato il vico Arco , ma bisogna attendere la fine del XIII secolo perché negli statuti della cittadina sia menzionata una cinta muraria. Due epigrafi, oggi murate nel cortile del palazzo municipale ma provenienti dalle porte urbiche, sembrerebbero testimoniare gli interventi di ricostruzione trecenteschi dell’intera cortina muraria. Quali accessi al borgo sono menzionate nella documentazione basso medievale tre porte: Stranfora (situata ad est dell’abitato), Scaria (a sud-ovest) e Villa Nuova . In un investitura del 1208 è nominato un Martino portinarius de Arcu, una carica che se messa in relazione alla gestione delle porte cittadine, potrebbe far arretrare l’esistenza di un circuito murario almeno agli inizi del XIII secolo. L’estensione della cortina è desumibile dalla documentazione del catasto austriaco: essa si sviluppava per una lunghezza di 1250 m, racchiudendo un’area di circa 16 ettari. Con l’espansione della città, tra XIX e XX secolo, si ebbe l’abbattimento di buona parte delle mura di cui oggi sopravvive una porzione ad ovest in via Fossa Grande con la presenza anche di tre bastioni, e un breve tratto ad est, lungo via della Cinta. Se risulta difficile individuare tra quelle superstiti, parti della cinta di XIII secolo, meno problematica sarebbe l’attribuzione dei brani conservati nel settore occidentale di Arco che parrebbero contestuali agli ampliamenti delle mura del castello, databili alla prima metà del XIV secolo.

M. DALBA, Mura di Arco , in “Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardo antico e basso medioevo. Schede 1” (Collana APSAT), E. Possenti, G. Gentilini, W. Landi, M. Cunaccia (a cura di), pp. 387-389.

  • Tipologia: Mura urbiche - Borgo fortificato
  • Localizzazione: Valle del Sarca
  • Comune: Arco

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Alessandro Lutterotti, XVII secolo

    Il disegno riporta  lo sviluppo della cinta muraria ed il fossato che racchiudono il borgo di Arco; in maniera dettagliata sono riprese anche le porte di accesso alla cittadina che qui appaiono ancora in uso e dotate di ponti levatoi con sistema a bolzoni. In primo piano è raffigurata la porta di San Pietro.

  • Matthaus Merian Il Vecchio, 1649

    La celebre veduta del Merian, pubblicata nella “Topographia Provinciarum Austriacarum” , Francoforte 1649, coglie appieno il dettaglio del borgo murato di Arco, lambito dalle acque del torrente Sarca, mettendo in risalto il circuito murario, le porte cittadine  e  il castello che sovrasta dalla rupe la cittadina.

  • Anonimo, XVIII secolo

    Nell'affresco di Palazzo d'Arco a Mantova, riproducente il borgo di Arco con il suo castello, è colta in primo piano la cinta muraria sul lato occidentale che qui appare inframezzata da piccoli bastioni circolari e da torri.

  • Anonimo, XVIII secolo

    Nella grande tela che riproduce l'albero genealogico dei conti d'Arco, conservata al Museo di Palazzo d'Arco a Mantova, oltre alla descrizione minuziosa delle strutture del castello, si nota una resa puntuale delle murature che cingono il borgo. Sono raffigurate due porte urbiche: quella del Ponte, con vicina la casa dei gabellieri e quella più ampia di san Pietro. Da un'altra apertura, che nell'immagine pare potersi ricondurre ad un'opera in muratura, fuoriesce un getto d'acqua che si immette nel fossato, probabilmente da mettere in relazione al funzionamento di un torchio.

  • Tipologia: Mura urbiche - Borgo fortificato
  • Localizzazione: Valle del Sarca
  • Comune: Arco

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  • Tipologia: Mura urbiche - Borgo fortificato
  • Localizzazione: Valle del Sarca
  • Comune: Arco