Maso San Desiderio

Valsugana

La prima notizia del luogo è riferibile al 1027 quando la cappella di San Desiderio viene menzionata in una donazione fatta da Corrado il Salico al vescovo di Trento, tuttavia la documentazione sulla storia del maso e sulla sua evoluzione è decisamente scarsa.
Qui si trovava il confine tra Trento e Feltre, tra le giurisdizioni di Castel Selva e Castel Telvana, e proprio questo luogo fu teatro di scontri tra i protagonisti politici tirolesi e tridentini.
Come risulta da una visita pastorale del 1585, al maso era annessa una chiesa, che sarebbe stata sconsacrata sul finire dell’Ottocento, destinando il fabbricato ad uso agricolo.
Considerato ufficialmente come luogo di frontiera fino alla soppressione dei due stati vescovili, il complesso conserva ancora ben visibili i caratteri medievali, rintracciabili negli avvolti e nel paramento murario, dove è presente la merlatura incorporata nel sopralzo seicentesco.

A. GORFRER, I Castelli del Trentino vol.II, pp. 560-566. Trento 1989.

  • Tipologia: Residenza fortificata
  • Localizzazione: Valsugana
  • Comune: Novaledo

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LOCALIZZAZIONE

Il maso fortificato si affaccia proprio sulla strada principale seguendone l’andamento: un cippo calcareo con incise tre croci sovrapposte è collocato sul fianco del portale est, pietra che segnava il confine tra Trento e Feltre, ”tagliando” la fortificazione in due parti una di pertinenza di Levico e una di Novaledo.

  • Tipologia: Residenza fortificata
  • Localizzazione: Valsugana
  • Comune: Novaledo