Castello di Seregnano

L’origine del castello è legata alla rete di fortificazioni edificate su entrambi i versanti del torrente Sila nell’alta Valsugana, durante il corso del XIII secolo ad opera della potente famiglia dei Roccabruna.
La prima citazione documentaria sembrerebbe risalire al 1308, quando in un documento viene citato Frisone (o Frixonato) di Seregnano, con possibile allusione alla proprietà del castello.
L’edificio sorge nella piana perginese al centro dell’abitato di Seregnano, frazione del comune di Civezzano.
La struttura, nata con vocazione militare, subisce una radicale trasformazione nei primi decenni del XVI secolo, epoca in cui la proprietà passa ai nobili Guarienti, che decidono di conferire all´edificio un aspetto più residenziale, seguendo i nuovi canoni rinascimentali. La famiglia continua ad abitare il castello nel corso del XVII e del XVIII secolo, fino a quando si estingue nel 1820. La proprietà viene in seguito ereditata dai conti Consolati, attuali proprietari.
Il complesso ha una pianta quadrangolare irregolare caratterizzata dalla presenza di tre torri allineate in obliquo: la Torre della meridiana, all’angolo Sud-Est, la Torre dell’orologio, all’angolo Sud-Ovest, e la Torre grande, quella Nord-Occidentale, che costituisce l’unica sopravvivenza fortificata della residenza. L’impianto del castello è completato da una torricella che, posta nell’angolo a Nord-Est, chiude la quadratura.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, 5, 6. Mantova 2013.
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