La struttura viene edificata attorno alla metà del XII secolo. Dalle fonti sappiamo che nel 1140 i lavori non erano ancora stati ultimati, ma nel 1145 il principe vescovo di Trento consacra la chiesa che faceva parte del complesso. La sua posizione consentiva il controllo della strada della Valle dell´Adige, compito con cui si affiancava al Castello di Monreale. Feudo vescovile concesso, insieme al vicino Castello di Monreale, alla famiglia degli Appiano, dalle fonti emerge un legame di dipendenza tra le due fortificazioni. L´abitato oggi noto come San Michele era chiamato "burgum Cunispergi", qualificandosi quindi come un semplice borgo alle dipendenze del più importante Castello di Monreale. Nel 1142 presso la struttura si insedia una comunità di monaci agostiniani, molti dei quali provenienti dal monastero di Novacella, vicino a Bressanone. Riguardo a questo singolare episodio sono state avanzate tre ipotesi: si sarebbe trattato di un´iniziativa autonoma dei monaci desiderosi di allestire un ricovero per pellegrini lungo la strada, o sarebbe il frutto di una strategia vescovile per contrastare lo strapotere degli Appiano; secondo la terza ipotesi infine avrebbe potuto trattarsi di una mossa dei feudatari, desiderosi di riguadagnarsi le simpatie degli enti religiosi dopo aver catturato ed imprigionato dei delegati pontifici diretti in Germania nel 1128. Da quel momento la struttura diviene a tutti gli effetti un convento e ancora oggi sono ben visibili le tracce lasciate dalla tipologia residenziale monastica. Sfortunatamente non si può dire lo stesso per quanto riguarda l´aspetto fortificatorio: numerosi incendi, seguiti da altrettante ristrutturazioni, hanno determinato la perdita di tutte le caratteristiche difensive del complesso. L´antico convento ospita oggi il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.
A. GORFER, I Castelli del Trentino, vol. III. Trento 1990.
G. M. TABARELLI, F. CONTI, Castelli del Trentino. Milano 1974.