Castello di Monreale (Königsberg)

Val d'Adige

Menzionato dalle fonti per la prima volta nel 1237 con il nome di Castroregali, compare in numerosi documenti del XIII secolo in forme più o meno corrotte derivanti dalla traduzione germanica Königsberg.
Sorto nei pressi di Faedo, in un sito adatto al controllo della Piana Rotaliana e della strada che dalla Valle dell’Adige saliva verso la Val di Cembra, era un feudo di proprietà del principato vescovile di Trento, concesso dal 1243 agli Appiano. In quest’epoca la fortificazione vive da protagonista le lotte che vedono fronteggiarsi la Chiesa di Trento e Mainardo II del Tirolo, che riusce ad imporre il proprio potere politico all’interno del principato; il castello, come molti altri, viene quindi occupato dalle truppe tirolesi. Nel 1276 l’imperatore Rodolfo interviene in favore dei vescovi, stabilendo che il castello sarebbe tornato nelle mani dei presuli se questi avessero corrisposto un lauto riscatto ai Tirolo, ma la somma non venne mai versata e la fortificazione non tornò più tra i beni della Chiesa tridentina. In seguito infatti il castello passa direttamente dai Tirolo agli Asburgo. I secoli successivi, fino all’epoca recente, si caratterizzarono per le cessioni e le infeudazioni a favore di svariate famiglie aristocratiche, tra le quali spiccano i Thun, che controllano il Castello di Monreale nel XVI secolo.
Attualmente il castello si presenta in ottimo stato di conservazione: si tratta di un unico complesso sviluppato su tre lati che racchiudono un cortile interno; la facciata Ovest, che dà sulla valle, si connota per la particolare forma e la merlatura scalare delle varie parti di cui si compone; sul lato Est, parzialmente nascosto alla vista, s’innalza il mastio pentagonale, una robusta costruzione romanica che rappresenta l’elemento più antico dell’intera struttura. Nel complesso appare evidente l’intervento d’epoca quattro-cinquecentesca volto ad addolcire ed ingentilire in funzione residenziale le forme eccessivamente austere di una fortificazione medievale. Negli ambienti interni si conservano ancora cicli di affreschi d’epoca rinascimentale: di notevole interesse quelli della cappella dove, sotto la volta decorata come un cielo stellato, si riconoscono le figure del Padre Eterno e di Cristo accompagnate da figure di santi.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 5, pp. 167-176. Mantova 2013.
F. DEGASPERI, Castelli del Trentino Alto Adige. Trento 2011.
P. DIACONO. Storia dei Longobardi, (a cura di L. Capo). Roma 2008.
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G. M. TABARELLI, F. CONTI, Castelli del Trentino. Milano 1974.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val d'Adige
  • Comune: Faedo - Masetto

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Johanna von Isser Grossrubatscher, 1831

    L’immagine del castello che l’autrice riproduce nei primi decenni dell’Ottocento, non differisce sostanzialmente dalla fisionomia attuale. Il castello distinguibile dal caratteristico profilo a merli guelfi, oggi risulta privo della copertura del gran mastio e di parte della cinta muraria nel tratto antistante la piccola torre di accesso. Nello schizzo appaiono anche il castello di San Gottardo, posto in caverna sopra Mezzocorona e la Torre della Rocchetta all’inizio della Valle di Non.

  • Anonimo, XVII secolo

    Il disegno, contenuto nel Codice Brandis , riproduce il castello in maniera sommaria e poco precisa per quanto concerne la collocazione dei singoli corpi di fabbrica e dei loro volumi. Il disegno fu abbozzato a matita dall’autore e successivamente ripassato frettolosamente ad inchiostro, con tutta probabilità da un altro autore.

  • Matthias Burgklechner (o Burgklehner), 1611

    Nell’immagine tracciata dal Burgklener, il castello di Monreale appare costituito da numerosi corpi di fabbrica, nessuno dei quali però caratterizzato secondo le forme più note. E’ riconoscibile il gran mastio che la tempo doveva conservare ancora la copertura, del tutto assente la cinta muraria e il dettaglio del profilo a merli guelfi dell’edificio centrale.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val d'Adige
  • Comune: Faedo - Masetto

L’origine di un nome evocativo quale Monreale, ancora oggi storicamente sconosciuta, in passato ha dato vita a svariate ipotesi ed interpretazioni. La più celebre risale all’Ottocento, quando la forma germanica Königsberg venne interpretata come una corruzione di Kunig-ehe-berg, ossia "Monte del matrimonio del re". Stando a tale proposta, l’unione cui si faceva riferimento sarebbe stata quella celebre fra Autari, re dei Longobardi, e Teodolinda, figlia del re dei Bavari.
Si tratta di un’ipotesi che in passato ha goduto di un certo credito, forse per via del fascino e dell’antichità dell’episodio cui si sarebbe ricollegata la storia del castello. Oggi, tuttavia, è stata definitivamente accantonata, in primo luogo, per l’assoluta mancanza di qualsiasi testimonianza archeologica, in secondo luogo, perché lo stesso Paolo Diacono nella sua Storia dei Longobardi ricorda che il matrimonio, avvenuto il 15 maggio 589, venne celebrato presso il campo di Sardi, località sopra Verona, che andrebbe collocata presumibilmente nell’odierna Bassa Val Lagarina.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val d'Adige
  • Comune: Faedo - Masetto