Castello di Mattarello o della Torre Franca

Val d'Adige

Nel 1391 una fonte menziona chiaramente il "castrum Matarelli ". La torre, meglio nota come Torre Franca, nome che derivava dai privilegi e dalle immunità che le erano state concesse, viene edificata presso l´abitato di Mattarello, in una posizione che permetteva di svolgere una funzione di controllo della strada che dalla Val d´Adige, risalendo verso Vigolo Vattaro, conduceva fino in Valsugana. La sua storia si caratterizza per i continui cambi di gestione o proprietà: nel XIII secolo diviene feudo dei Castelbarco, in seguito passa per via matrimoniale alla famiglia dei Castelnuovo di Caldonazzo; più tardi il principato vescovile si riappropria della fortificazione, da sempre feudo appartenente alla Chiesa di Trento; l´edificio viene restaurato e fatto decorare per volere di Bernardo Clesio, e nel 1532 viene ceduto in feudo a Nicolò Trautsmanndorf, che provvede a trasformarlo in un´elegante dimora signorile. Nel 1546 la Torre di Mattarello ospita per volere del cardinale Cristoforo Madruzzo una prestigiosa delegazione pontificia. Nel secolo successivo viene acquistata da Mattia Galasso, celebre comandante trentino dell´esercito imperiale e protagonista della Guerra dei Trent´Anni, e nei secoli seguenti viene posseduta da diversi proprietari. Nel corso della Grande Guerra la fortezza viene adibita a ospedale militare dalle truppe austriache. La struttura rappresenta un caso unico nel suo genere in ambito Trentino: si tratta di un ampio e possente complesso a pianta quadrangolare, di sicura influenza lombarda. L´aspetto attuale è quello che la fortezza assume nel corso del Cinquecento, quando la torre quadrangolare di origine medievale viene circondata da un palazzo composto da quattro edifici, anche essi di forma regolare. Negli angoli vengono innalzati quattro torrioni cilindrici, dei quali quello di Nord-Est ospitava la cappella. All´interno si presenta come un maestoso palazzo adatto a ricevere illustri ospiti e decorato con numerosi affreschi il cui tema dominante è quello della caccia, passatempo tipicamente signorile e grande passione dello stesso Nicolò Trautsmanndorf, committente della radicale trasformazione cui il palazzo fu sottoposto. Attualmente proprietà di privati, è giunto fino a noi in ottimo stato di conservazione.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 5, pp. 260-262. Mantova 2013.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val d'Adige
  • Comune: Mattarello

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Anonimo, XIX secolo

    In questo acquarello ottocentesco che appartiene alla serie "I castelli thuniani" è stata ritratta la Torre di Mattarello, mastio che rispetto alla sua forma medievale ha subito modificazioni e interventi di epoca rinascimentale. Risulta visibile anche la cinta muraria quadrangolare, dotata di quattro torri cilindriche agli angoli.

  • Matthias Burgklechner (o Burgklehner),1611

    Il castello è rappresentato nella sua forma quadrangolare; all´interno della cinta muraria sorge il mastio finestrato con tetto a spiovente. Delle quattro torri angolari sono riprese solo quelle meridionali, ed è tracciato il perscorso del Rio Valsorda che si immette nell´Adige.

  • Anonimo, XVII secolo

    Il castello appare nel disegno contenuto nel seicentesco Codice Brandis ,  definito nei suoi corpi di fabbrica: la grande cinta muraria racchiude il ridotto in cui sono ben riconoscibili le torri. La fisionomia del castello così come riprodotta nel codice è sostanzialmente quella odierna.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val d'Adige
  • Comune: Mattarello

Un episodio avvenuto nel 1546 permette di comprendere quali dovevano essere il fasto e la bellezza della residenza signorile della Torre di Mattarello:il 26 Luglio di quell´anno infatti, il cardinale Cristoforo Madruzzo offrì ai suoi illustri ospiti un ricco banchetto proprio presso la dimora del suo feudatario Nicolo Trautsmanndorf. Gli invitati erano il gonfaloniere papale Ottavio Farnese, il cardinale Alessandro, nipote del Santo Padre e alcuni capitani dell´esercito pontificio. Tutt´intorno a Torre Franca vennero fatte accampare le truppe: 12.000 fanti e 800 cavalieri. Il contingente, in viaggio per la Germania, dove avrebbe dovuto dar man forte all´imperatore Carlo V durante la guerra contro i Luterani, fece tappa nei pressi del capoluogo tridentino non senza motivo: all´epoca era infatti da poco cominciato il Concilio di Trento e le truppe avrebbero sfilato per le vie cittadine sotto l´attento sguardo dei presuli convenuti in città per la prestigiosa assemblea.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val d'Adige
  • Comune: Mattarello