Castello di Gresta

Vallagarina

L´origine del castello è rintracciabile in un documento risalente al 1225, con il quale il principe vescovo di Trento concede ai fratelli Aldrighetto e Giordano da Gardumo il diritto di edificare una fortezza sul dosso chiamato Gresta.
Il castello sorge a 800 m di quota, nei pressi di Pannone, in posizione strategica a controllo della via di collegamento tra la Vallagarina e l’area gardesana.
Feudatari di diverse fortezze nella zona, i da Gardumo perdono la rocca, che passa ai Castelbarco nel corso del XIV secolo. Le divisioni ereditarie interne alla casata danno vita a metà Trecento al ramo dei Castelbarco di Gresta-Albano, che controlla anche il castello di Albano, situato sopra l’abitato di Mori. Nel corso del secolo successivo questa linea familiare, a differenza di ciò che era avvenuto per l´estinto ramo dei Castelbarco di Avio, decide di allearsi con Venezia e non perde quindi i propri castelli. Il legame non si dimostra però molto duraturo: sul finire del Quattrocento infatti, Antonio di Gresta rompe i rapporti con la Serenissima, schierandosi al fianco dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo; nel 1508 quindi i Veneziani attaccano ed espugnano la fortezza. L’anno successivo, con la definitiva disfatta veneta a favore dalle truppe imperiali, il castello torna di proprietà dei Castelbarco di Gresta, la cui fedeltà nel frattempo era stata premiata con il conferimento del titolo baronale. A lungo gli esponenti della casata rivendicano il loro diritto sui Quattro Vicariati, ottenendo infine il riconoscimento di discendenza castrobarcense e la conseguente restituzione dei territori nel 1654. Nel corso del XV secolo i signori di Gresta scelgono come residenza il palazzo situato a fondovalle presso l’abitato di Loppio. Il Castello di Gresta viene coinvolto nelle operazioni militari del 1703, durante le quali le truppe francesi lo danno alle fiamme.
La struttura si presenta oggi in avanzato stato di degrado.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 5, pp. 89-91. Mantova 2013.
U. RAFFAELLI, Castelli del Trentino. Trento 2007.
A. GORFER, I Castelli del Trentino, vol. IV. Trento 1994.
G. M. TABARELLI, F. CONTI, Castelli del Trentino. Milano 1974.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Vallagarina
  • Comune: Pannone

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Johanna von Isser Grossrubatscher, 1836

    La veduta offre una panoramica della Valle di Gresta con i ruderi del castello omonimo. In primo piano l´autrice ha raffigurato il palazzo di Castel Barco che si affaccia sulla valle di S. Felice, sulla destra il Rio Gresta lungo il quale è presente anche un mulino con ruota motrice mossa da una cascata. Nel disegno si possono intuire le forme del castello con la cinta muraria merlata e con feritoie, delle torri e del palazzo baronale, elementi architettonici oggi scomparsi.

  • Anonimo, XVII secolo

    In questo disegno del Codice Brandis , il castello di Gresta viene tratteggiato in modo sommario sono ben riconoscibili il mastio in posizione centrale e una serie di corpi di fabbrica tra cui spicca il rivellino a merli ghibellini. 

  • Agostino Perini - Carolina Lose, 1831 - 1839

    Nell'incisione ottocentesca, il castello, benché già in stato di rudere pare conservare ancora la possente cinta muraria che racchiude il gran mastio ed altri edifici non meglio identificabili. Interessanti i dettagli paesaggistici e l'abitato di Pannone in primo piano.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Vallagarina
  • Comune: Pannone

Attorno alla metà del XVI secolo Il il barone Antonio di Gresta, signore del castello e personaggio descritto in modo molto negativo dalle fonti, fece della sua dimora la base di partenza per rapine e atti di brigantaggio ai danni degli altri castelli e dei viaggiatori che percorrevano la strada che collegava la Val d’Adige al Garda.
Il barone si circondava infatti di bravi armati di lance e archibugi, che rappresentavano una vera minaccia per la popolazione e per i viandanti. Antonio giunse addirittura ad ospitare presso il Castello di Gresta il conte Ottavio Avogadro, celebre bandito che perpetrò violenze, saccheggi e omicidi in Veneto e in Lombardia.
Il culmine della violenza al Castello di Gresta giunse nel 1554 quando, su ordine del barone, il cappellano del castello assassinò un sacerdote di Castione, a cui Antonio doveva un’ingente somma di denaro.
Messo sotto tortura da parte delle autorità vescovili il cappellano confessò il proprio crimine e raccontò che, dopo aver decapitato la vittima, ne gettò il cadavere in una profonda gola rocciosa affinché non fosse mai più ritrovato.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Vallagarina
  • Comune: Pannone