Castello di Castellino

Il Castello di Castellino, di cui si ha notizia per la prima volta nel 1255, è una fortificazione eretta in quota, a circa 1300 m lungo le pendici occidentali del Monte Stivo. La sua posizione risulta straordinariamente strategica, trovandosi in collegamento diretto con l’area gardesana da un lato e con la Valle di Gresta dall’altro.
Le fonti lo definiscono come un feudo dei principi vescovi di Trento affidato alla potente dinastia degli Arco. Nel 1265 infatti lo si trova citato tra i possedimenti familiari passati in eredità da Riprando d’Arco ai figli Udalrico e Adalpreto.
La costruzione consta di una possente torre circondata da una cinta muraria. Svolge presumibilmente un ruolo di controllo di confine, trovandosi agli estremi margini orientali del dominio arcense. E´ quindi molto probabile che all’interno del Castello di Castellino sia presente una piccola guarnigione, soprattutto in momenti di particolare tensione tra le signorie feudali.
In età rinascimentale, venute meno le esigenze militari dei secoli finali del Medioevo, gli Arco scelgono di trasformare la struttura fortificata in casino di caccia.
Come moltissimi altri castelli della gardesana e della Valle del Sarca, anche Castellino viene incendiato e distrutto nel 1703 dalle truppe del generale Vendôme, nel corso della risalita delle truppe francesi da Riva a Trento.
Oggi il castello si presenta in stato rovinoso: parzialmente conservate rimangono la cinta muraria, gli edifici di servizio, e l´alta torre quadrata e alta 12 m, che rappresentava la parte principale della struttura.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, pp. 399-402. Mantova 2013.
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