Castello di Castellalto di Telve

Valsugana

La prima notizia del "Castrum de Alto" risale al 1272, quando alcuni uomini dichiarano il loro status servile nei confronti del signore del castello Guglielmo de Telvo, così come in passato i loro antenati erano stati servi dei suoi predecessori. Questa notizia suggerisce una certa antichità della fortificazione, che sarebbe esistita perciò almeno da qualche generazione.
L’atto di infeudazione più antico a noi rimasto risale al 1299, anno in cui il principe vescovo di Feltre, proprietario di Castellalto, lo concede nuovamente ai da Telve, già da tempo feudatari della fortificazione. Questa famiglia, le cui origini vengono ricollegate a due personaggi vissuti attorno alla metà del XII secolo, Wala e Adelpreto, si suddivide presto nei due rami di Castellalto e Arnana-San Pietro. Il controllo feudale di quest’ultima linea famigliare dura fino al 1331, quando vengono sostituiti dai Caldonazzo-Castelnuovo. Intorno alla metà del XIV secolo, quando Valsugana e Feltrino divengono domini dei da Carrara signori di Padova, i Castellalto, così come i loro vicini Caldonazzo, si schierano al fianco dei nuovi signori. Francesco il Vecchio da Carrara viene addirittura ospitato presso Castellalto da Francesco II, e i figli del signore di Telve, Guglielmo e Marcabruno, partono al seguito dei padovani nelle spedizioni contro i Visconti di Milano. All’inizio del Quattrocento le truppe della Serenissima si affacciano in Valsugana, ma nel 1412 vengono scacciate dall´Arciduca d´Austria Federico IV Tascavuota, che impone il suo controllo sui castelli del territorio. Il Castello di Castellalto diventa un bene diretto dell’arciducato ma i Castellalto, a differenza dei Caldonazzo che si eclissano proprio in quest’epoca, continuano ad amministrare la fortificazione per conto di Federico IV. Il Castello di Castellalto diviene baluardo difensivo di straordinaria importanza per impedire l’avanzata della Serenissima, e nell'agosto del 1487 i Veneziani, respinti dai difensori, danno alle fiamme il vicino abitato di Telve. Tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo Francesco IV il Grande, l´esponente più celebre della famiglia, diviene signore di Castellalto, cavaliere di grande fama, amico, consigliere e capitano dell’imperatore Massimiliano I e, durante il Concilio di Trento, ambasciatore dell’imperatore Carlo V. Alla morte di Francesco nel 1555 il feudo passa ai nipoti e da questi, per via matrimoniale, ai Lodron e in seguito ai Trautmanndorf. Tra il XVII e il XVIII secolo il maniero viene controllato da varie altre famiglie finché, dalla metà del Settecento, comincia il declino che nei due secoli successivi lo porta alla definitiva rovina.
Sulle pendici del monte Musiera, in posizione dominante rispetto al sottostante abitato di Telve, oggi è ridotto allo stato di rudere. Si conserva qualche tratto di muro e parte del mastio, un tempo alto una quindicina di metri e coronato da una cuspide piramidale, simile a quella che caratterizza il non distante Castel Ivano.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, pp. 59-64. Mantova 2013.
R. CARLI, T. PASQUALI, (a cura di) Nel Trentino orientale tre realtà castellane: Castel Belvedere, Castellalto, Castel Ivano. Caldonazzo 2003.
A. GORFER, I Castelli del Trentino, vol. II. Trento 1987.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Valsugana
  • Comune: Telve Valsugana

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Johanna Isser von Grossrubatscher, 1837

    Veduta del paesaggio della Valsugana, caratterizzato dall´ampia vallata che si snoda tra le alte montagne sotto un sole che fora le nubi. Sulla destra, quasi in primo piano, l´immagine del castello di Castellalto che appare costituito da più edifici merlati su cui svetta l'alta torre.  Sulla sinistra s´intravedono i ruderi di Castel San Pietro.

  • Anonimo, 1461

    Interessante ed eccezionale veduta del Castello di Castellalto come si presentava nel 1461, alla data del manoscritto di cui costituisce il frontespizio. Pur nell´ingenuità del tratto l´immagine è sufficientemente dettagliata da rappresentare una importante testimonianza documentaria circa l´assetto architettonico dell´edificio. Da notare in primo piano la palizzata realizzata con rami di salice ritorto

  • Carlo Sartorelli, XVIII secolo

    Il castello è descritto con sufficiente precisione, soprattutto tenendo conto che si tratta di un elemento accessorio del paesaggio compreso in una scena più ampia, a tema sacro, presente nella parrocchiale di Telve Valsugana.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Valsugana
  • Comune: Telve Valsugana

Salendo dal maso Belvedere lungo il sentiero che conduce al castello di Castellalto si incontra una pietra recante una curiosa incisione formata da due cerchi, chiamata "sass dei seci o sass de la polsa". Narra la leggenda che un contadino ,intento a portare al castello il vino raccolto per le decime, stanco per la faticosa salita, si sedette sulla pietra per riposarsi. Visto dal signore del castello venne accusato di fermarsi per rubare il vino. Il contadino, offeso dalle parole del nobile, esclamò a gran voce che avrebbe appoggiato i secchi al sasso; se avesse detto la verità sarebbero rimasti attaccati, se invece era vero che avesse avuto intenzione di rubare si sarebbero staccati senza fatica. Il prodigio volle che i recipienti restassero attaccati alla pietra, marchiandola per sempre a ricordo dell’onestà del contadino.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Valsugana
  • Comune: Telve Valsugana