Le fonti menzionano la struttura con il nome di Castello della Torre solo a partire dal XVI secolo, ma la fortezza compare già dal 1294, in un atto in cui Mainardo II del Tirolo concede l’amministrazione del feudo ad Ulrico, figlio di Gralando di Salorno. In questo periodo infatti i conti del Tirolo, "advocati", ossia difensori della Chiesa di Trento, di fatto esercitano un forte potere all´interno del principato vescovile, affidando addirittura rocche e castelli ai propri vassalli.
La struttura si erge poco al di sopra dell’abitato di Mezzolombardo, in una posizione strategica che assicurava il controllo della Piana Rotaliana e dell’importantissima via che, attraverso il passo della Rocchetta, conduceva in Valle di Non.
Nel 1335 il feudo viene affidato a Volcmaro di Burgstall, progenitore della dinastia degli Spaur, che nei secoli successivi avrebbe mantenuto il potere sul castello. Nel 1541 il principe vescovo Cristoforo Madruzzo affida il feudo – definito casamento della torre – proprio a Sigismondo Spaur, il quale intraprende importanti lavori di ristrutturazione e ampliamento che pare si protraggano per molti anni anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1544. Quella che, stando alle ipotesi, doveva essere poco più di una torre fortificata, diviene un un palazzo signorile, degna dimora di una delle più potenti famiglie nobiliari del principato.
Due cinte murarie merlate racchiudono ancora oggi gli edifici ben conservati, tra i quali spicca la Torre Grande, l’elemento più antico dell’intera struttura.
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