Castel Valer

Val di Non

Il castello, il cui nome deriva probabilmente dalla cappella dedicata a S. Valerio pertinente al complesso, viene menzionato per la prima volta in un documento del 1297, epoca dell’espansione tirolese nella Valle di Non.
L´edificio sorge nell’abitato di Tassullo, sulla sommità di una collina dell’altopiano delle Quattro Ville,un tempo affacciato sulla strada romana che collegava Cles, Tassullo, Nanno e Flavon. La struttura viene edificata su un sito forse frequentato già a partire dall’epoca romana per ragioni prettamente militari legate al controllo della viabilità.
Nel XIII secolo risulta di proprietà dei conti di Appiano, ma verso la metà del secolo viene espugnato da Ulrico I di Coredo, uno dei più tenaci sostenitori della politica di Mainardo II del Tirolo. La fortezza rimane nelle mani della famiglia Coredo fino alla seconda metà del XIV secolo, quando passa agli Spaur di Castel Sporo, alleati del conte del Tirolo, divenendo teatro delle lotte tra i nobili anauni.
Nel corso dei secoli la fortificazione militare, dotata di mastio isolato e stretta cinta muraria, viene trasformata in un vasto complesso residenziale: per tutto il XIV secolo il castello è costituito dalla torre, dai fabbricati detti “castello di sotto” ad essa addossati, e da una doppia cortina di mura. La torre, con i suoi 40 m, è la più alta del Trentino, e la pianta ottagonale la rende un caso unico in tutto il territorio. La configurazione attuale probabilmente ha sostituito una costruzione precedente. La torre presenta due accessi: il primo è costituito da un ponte ligneo coperto dall’ala Est della residenza, il secondo, aperto, la collega all’ala Sud. Un’analoga comunicazione diretta tra mastio e palazzo è documentata in soli altri due castelli trentini: Castel Ivano e Castello del Buonconsiglio. Nella prima metà del XV secolo gli Spaur costruiscono il “castello di sopra”, nella zona sud-occidentale.
L’eccezionalità di Castel Valer deriva dalla straordinaria integrità degli arredi, dei rivestimenti, dei pavimenti e delle decorazioni, dagli interni paragonabili soltanto a quelli dei castelli di Thun, Bragher e Castelfondo. Tra gli ambienti si ricordano per l’eccellenza l’appartamento Madruzziano, che ospitava i soggiorni estivi del principe vescovo Carlo Emanuele Madruzzo, e il salone di Ulrico.
Castel Valer appartiene ancora oggi alla famiglia Spaur che lo abita tutto l’anno, aprendolo al pubblico in occasioni eccezionali.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, pp. 242-250. Mantova 2013.
E. BELLI (a cura di), Itinerari dei Baschenis, pp. 94-95. Trento 2008.
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  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Tassullo

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Luigi de Campi di Montesanto, 1900-1917

    Veduta di Castel Valer dalla strada di Nanno. Attorno al mastio a pianta ottagonale, alto 40 metri, sorgono i fabbricati medievali e rinascimentali – con ricostruzioni settecentesche – del “castello di sopra” e del “castello di sotto”. 

  • Anonimo, 1750-1830

    La veduta mostra il castello arroccato in cima ad un’altura, raggiungibile tramite un cavalcavia di pietra, di cui sono visibili due arcate. Il complesso fortificato è costituito dai fabbricati e casamenti del “castello di sopra” e del “castello di sotto”, sorti attorno al mastio ottagonale. Nella parte nord, tra la cortina principale e quella esterna, si trova la chiesetta di San Valerio di cui si nota il campaniletto a vela.

  • Vigilio Kirchner, 1920-1922

    La veduta mostra dall’alto il complesso monumentale degli Spaur, verso la valle della Paglia: il mastio ottagonale, i fabbricati del del “castello di sotto” e del “castello di sopra” e la cappella di San Valerio, di cui si nota la parte superiore della parete absidale e il campaniletto a vela, che spuntano dalla vegetazione

  • Joseph Ritter, 1831

    Nel dipinto la famiglia del conte Paride Spaur posa davanti al castello avito. Castel Valer appare nella sua conformazione architettonica più nota: il mastio ottagonale,  la cappella di san Valerio, la loggia.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Tassullo

La cappella del castello, dedicata a S. Valerio, si trova nella parte settentrionale del complesso, tra la cortina di mura interna e quella esterna. Nel 1473 è stata completamente affrescata dai fratelli Giovanni e Battista Baschenis de Averaria, pittori itineranti provenienti dalla Lombardia. Attivi nelle valli di Non, di Sole, Giudicarie e Rendena, sono gli autori di pitture murarie che decorano moltissime chiese. La loro opera si contraddistingue per la vivacità cromatica, le campiture ampie dei panneggi e la semplicità tipica del gusto popolare. Le scene raffigurate sono in genere tratte dall’Antico Testamento e dai Vangeli Apocrifi.
Nella cappella di Castel Valer i temi rappresentati sono quelli in voga al tempo: i Padri della Chiesa, gli Evangelisti, gli Apostoli, il Cristo Pantocrate, l’Ultima Cena. Completano la composizione una Madonna con Bambino in trono, sulla parete d’ingresso, una grande Crocifissione, dietro all’altare, l’Annunciazione, sull’arco santo, e una Adorazione di Magi, nella navata. In una delle lunette spicca l’immagine di S. Valerio, dedicatario della cappella, tra i santi Fabiano e Sebastiano.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Tassullo