Castel Romano è nominato dalle fonti in modo esplicito nel 1278, ma se ne ha notizia già nel 1253, quando compare come luogo di redazione del documento stesso.
Sorge sul dosso di Sant’Antonio, non lontano dal paese di Pieve di Bono. La sua posizione lo pone a controllo del tratto della Valle del Chiese che da Tione conduce a Storo.
Dapprima baluardo orientale dei domini degli Arco, nella seconda metà del Duecento Castel Romano entra nell’orbita della famiglia dei Lodron che, all’inizio del secolo successivo, stabilisce definitivamente il suo controllo sulla fortificazione. Per molto tempo rimane in contrasto con Castel Merlino, una fortezza oggi scomparsa che sorgeva sulla sponda opposta del Chiese, baluardo della rivale dinastia dei da Campo.
Castel Romano si trova al centro di diversi episodi storici, il più importante dei quali risale al 1439, anno in cui i Lodron, fedeli alleati di Venezia, si scontrano in una sanguinosa battaglia con le truppe imperiali presso il castello, che vede vincitori i difensori.
La tipologia fortificatoria di Castel Romano risulta piuttosto primitiva: il nucleo originario doveva essere costituito dalla grande torre che ancora oggi rappresenta l’elemento principale, circondata da alti muraglioni difensivi. Solo col passare del tempo il complesso si sviluppa ulteriormente giungendo a ospitare fabbricati con funzione residenziale.
Numerosi ritrovamenti di suppellettili e oggetti artistici, uniti alla presenza di decorazioni ad affresco, sembrano dimostrare un cosciente tentativo da parte della dinastia del Lodron d’ingentilire il castello al fine di renderlo una dimora signorile.
L’elemento di maggior interesse relativo a Castel Romano è rappresentato dalla decorazione artistica della struttura: nonostante nel corso della Prima Guerra Mondiale la fortificazione abbia subito ingenti danni, è stato possibile salvare parte di un affresco, oggi conservato presso il Museo Diocesano di Trento, raffigurante una scena di battaglia realizzata circa alla metà del XV secolo da un artista di probabile origine lombardo-veneta. I cavalieri, protetti dalle pesanti armature, si scontrano sul campo brandendo lance e spade. L’ immagine faceva parte di un più ampio ciclo a tema cavalleresco di cui purtroppo non rimangono altre testimonianze. Sebbene parziale, l´affresco rappresenta una straordinaria fonte iconografica che restituisce testimonianza delle tecniche belliche tipiche del XV secolo, e di come gli ideali cavallereschi conquistarono ed ispirarono non solo le grandi corti signorili d’età rinascimentale, ma anche la nobiltà delle aree più periferiche, come i Lodron di Castel Romano.
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