La prima notizia documentaria di Castel Pietra si ha nel 1303, quando Guglielmo di Castelbarco acquista un "Castrum Lapidis" dagli ultimi da Beseno. La particolare posizione lascia supporre che un castello con funzioni di chiusa esistesse già dal XII secolo e che il luogo fosse stato presidiato fin dall’ antichità. Benché il castello compaia nell’elenco delle proprietà inalienabili del Principato Vescovile di Trento, di fatto viene governato per 153 anni dai Castelbarco, che sfruttano la sua posizione con funzioni daziarie e di controllo sui transiti. Sono da attribuire a questa fase di vita del castello sia la ristrutturazione e l’ampliamento dei fabbricati, sia il potenziamento della cinta muraria. Come il sovrastante Castel Beseno, Castel Pietra è teatro degli scontri fra la Serenissima, i duchi d’Austria ed i principi di Trento. Dopo la guerra inizia una lunga serie di infeudazioni alla presenza diretta di Massimiliano I, arciduca d’Austria, che riorganizza il sistema fortificato del complesso.
Nel 1509 Massimiliano I affida la gestione del castello a Giorgio Trapp, signore di Beseno, a cui segue una serie di passaggi di proprietà; tra i vari signori che si succedono meritano di essere ricordati i Giovanelli, che tengono il castello fino al 1738 e avviano una significativa opera di restauro.
In qualità di feudo pignoratizio viene riscattato dall’imperatore d’Asburgo e ceduto a Matteo Cresseri de Breitenstein, che lo dota di giardini all’italiana.
A causa della posizione strategica, Castel Pietra è interessato sia dagli scontri con le truppe napoleoniche, sia dai bombardamenti dei conflitti mondiali.
E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 5, pp. 73-78. Mantova 2013.
A. AZZOLINI, Castel Pietra, in F. MARZATICO, J. RAMHARTER (a cura di), I Cavalieri dell’Imperatore. Tornei battaglie e castelli, p. 270. Trento 2012.