Castel Malosco

Val di Non

Le notizie documentarie sull’origine del complesso sono scarse. La prima menzione risale, probabilmente, al permesso per la costruzione di un castello nel territorio di Fondo concesso dal principe vescovo di Trento nel 1188.
L’edificio sorge infatti a metà strada fra gli abitati di Fondo e Malosco.
Primi proprietari furono i nobili Malosco, ministeriali del principe vescovo di Trento. Il castello, sorto in posizione dominante a controllo delle due strade che conducono al Passo della Mendola e a quello delle Palade, fa parte delle costruzioni turrite erette tra il XII e il XIII secolo a scopo di controllo e difesa della viabilità.
In seguito all’estinzione della famiglia il castello passa ai nobili Neideck, di origine austriaca, ai quali apparteneva Giorgio III, principe vescovo di Trento tra il 1505 e il 1514. Nel 1576 la residenza viene acquistata dai conti Guarienti di Seregnago, che apportarono significative modifiche. La famiglia Guarienti si estingue nel 1820 e due anni più tardi l´edificio passa al demanio austriaco fino alla fine della Prima Guerra Mondiale.
Le ricostruzioni della prima metà del Cinquecento e i lavori eseguiti nel 1863 hanno profondamente alterato l’immagine originale del castello: gli apparati difensivi si riducono ad una bassa cortina muraria, coronata da merli ghibellini, e al mastio che emerge nella parte centrale dell’elegante residenza cinquecentesca a pianta quadrangolare. L’impostazione attuale, molto semplice, conserva un tratto della cinta muraria e il palazzo rinascimentale, compatto e massiccio, sviluppato attorno alla torre-mastio medievale. Tale soluzione ricorda quella adottata a Castel Vasio, presso l’omonima frazione del comune di Fondo. Le falde dei tetti cuspidati, della torre e del palazzo, si appoggiano al coronamento merlato e dotato di feritoie. Questo modello, d’influsso transalpino, viene probabilmente ripreso da Castel Nanno, sempre in Valle di Non, di qualche anno precedente.
Attualmente Castel Malosco è proprietà dello Stato italiano ed ospita uffici pubblici.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, pp. 213-217. Mantova 2013.
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  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Malosco

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Vigilio Kirchner, 1920-1922

    La veduta mostra il palazzo cinquecentesco dei Guarienti sorto attorno alla torre duecentesca e circondato da una cinta muraria moderna, in sostituzione di quella medievale merlata alla ghibellina visibile nel disegno eseguito prima del 1863. 

  • Anonimo, 1750 circa - ante 1863

    Il disegno fu eseguito prima del 1863, anno in cui furono aperti i finestroni a semicerchio della torre. La veduta mostra il palazzo cinquecentesco sorto attorno alla torre duecentesca a pianta quadrangolare e con copertura cuspidata. Una cinta merlata alla ghibellina proteggeva il complesso fortificato. 

  • Ida von Lasser-Schmalix, ante 1911

    La veduta raffigura il palazzo cinquecentesco abitato per due secoli e mezzo (fino al 1803) dalla famiglia Guarienti. Dalla falda del tetto s’innalza la parte sommitale della torre medievale con la cuspide gotica e i finestroni aperti nel 1863. 

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Malosco

Pietro di Malosco, capostipite delle dinastia, fu illustre signore e personaggio di cultura. Indirettamente ci tramandò con il suo testamento del 1228 l’immagine “scritta” più antica riferibile al suo castello. Aveva infatti una torre con due edifici che egli chiamava domus: il primo sorgeva proprio nei pressi del mastio (domo de iusta turri), mentre il secondo era dotato di un forno!

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Malosco