Castel Lodrone - Castello di S.Barbara

Valli Giudicarie e Rendena

La prima notizia documentaria riferibile al Castel Lodrone, chiamato in seguito Castello di S. Barbara, è relativa al 1189 e riguarda l’affidamento del feudo vescovile a due famiglie: i Lodron, che presto sarebbero diventati la signoria egemone nel territorio, e una casata di Storo, di cui presto si perdono le notizie.
Sorto nei pressi dell’omonimo paese insieme al Castello di San Giovanni, situato poco più a Sud, in funzione prettamente difensiva dei confini del principato vescovile di Trento, viene abitato dai Lodron fino al 1361, quando la casata si divide in due rami e abbandona il castello per stabilirsi in più comode ed adeguate residenze, lasciando solamente un presidio militare.
Nel 1439 la fortezza è protagonista di una cruenta battaglia tra Paride Lodron, alleato di Venezia, e l’esercito milanese. Secondo le cronache furono più di mille i caduti tra i due schieramenti e infine il castello venne preso dal generale milanese Piccinino.
I Lodron, che nel 1452 ottengono il titolo di conti dell’impero, mantengono il controllo sulla fortificazione fino al XIX secolo. Nel corso dei secoli questa dinastia, intrecciando di volta volta nuove alleanze, riesce ad espandere il proprio potere e nella seconda metà del XV secolo, infatti, ormai egemone nelle Giudicarie, conquista anche i Castelli di Noarna e Castellano in Vallagarina, sconfiggendo i potenti Castelbarco.
Nella struttura prevale chiaramente l’elemento militare a scapito di quello residenziale. Si trattava infatti di un complesso castellano la cui funzione prioritaria era quella di roccaforte di sbarramento della via che dal Lago d’Idro e dalla Lombardia conduceva al cuore del principato vescovile di Trento. Per questo motivo il castello rientra, insieme alle altre fortificazioni della Valle del Chiese sotto controllo dei Lodron, in una una tipologia a sé stante non comune agli altri castelli del Trentino, che manifesta una netta priorità dell’aspetto militare su quello abitativo signorile.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, pp. 371-379. Mantova 2013.
F. DEGASPERI, Castelli del Trentino Alto Adige. Trento 2011.
U. RAFFAELLI, Castelli del Trentino. Trento 2007.
S. VERNACCINI, Castelli e torri del Trentino. Milano 2004.
G. M. TABARELLI, F. CONTI. Castelli del Trentino. Milano 1974.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Valli Giudicarie e Rendena
  • Comune: Lodrone

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Johanna von Isser Grossrubatscher, 1834

    In questo disegno l'autrice raffigura, sulla sommità di un dosso, i ruderi del castello di S. Barbara. Si riconoscono la possente cinta muraria merlata, dotata di bastioni, il gran mastio ed alcuni corpi di fabbrica dalle caratteristiche essenzialmente difensive. In primo piano è rappresentata un'imboscata con tre uomini che assalgono un barroccio, alla ricerca di un sostanzioso bottino.

  • Agostino Perini, Francesco Citterio, acquatinta 1834

    L´immagine ritrae i ruderi del castello arroccati su un´altura che domina il vasto paesaggio naturale circostante, qui presentati con vivaci colori autunnali. L´acquatinta è la versione colorata della stampa  pubblicata nel volume di Agostino Perini " I castelli del Tirolo colla storia delle relative antiche potenti famiglie ", Milano, Pirrota, 1834-1839.

  • Carl von Lutterotti, 1826-1833

    L´immagine appena accennata ma comunque ben visibile del castello è uno degli elementi che arricchiscono l´ampio sfondo paesaggistico, tra Lodrone e il lago d´Idro nella Valle del Chiese, entro il quale l´autore ambienta i personaggi che indossano costumi popolari locali.

  • Agostino Perini, 1834-1839

    L'immagine, che è pubblicata nel volume di Agostino Perini I castelli del Tirolo colla storia delle relative antiche potenti famiglie , Milano, Pirrotta, a spese di Giuseppe Antonio Marietti, 1834-1839, ritrae i ruderi del castello di Santa Barbara arroccati su un'altura che domina il vasto paesaggio naturale circostante. Tratteggiata nelle linee essenziali, la fortificazione appare costituita da una serie di corpi di fabbrica addossati e dall'aspetto massiccio.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Valli Giudicarie e Rendena
  • Comune: Lodrone

La più celebre leggenda riguardante Castel Lodron è legata alla figura di una fanciulla, Annetta di Darzo, il cui spirito, si dice, si aggirerebbe ancora oggi di notte tra i ruderi.
La storia narra che un conte Lodron s’innamorò di una contadina la quale, tuttavia, non lo ricambiava. Infastidito dal disinteresse di Annetta, il signore ordinò ai suoi uomini di rapirla, ma la fanciulla aggredita, prima di svenire, riuscì a divincolarsi e chiamare aiuto. Il fratello e altri contadini accorsero all’istante e trovandola priva di sensi decisero di riportarla a casa. Durante la notte, ancora terrorizzata, si destava urlando e invocando aiuto, finchè i il sonno della giovane Annetta si fece sempre più profondo e al mattino furono vani i tentativi di risvegliarla.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Valli Giudicarie e Rendena
  • Comune: Lodrone