Castel Coredo

Val di Non

Al 1185 risale l´attestazione della presenza di milites residenti nel villaggio di Coredo, come ministeriali dei conti di Appiano - Ultimo e la loro discendenza, proprietaria del castello, è documentata per tutto il XIII secolo.
La prima testimonianza scritta dell´esistenza di Castel Coredo risale al 1291: si tratta di una vendita nella quale viene citato un Paolo del fu Nicolò del Castel Coredo. Il castello risulta abitato durante il XIV secolo da diversi rami della discendenza dei Coredo. Nel 1322 Ulrico I di Coredo-Valer, già proprietario dei castelli di Flavon e Valer, compera dai proprietari la quinta parte del dosso e del "cassalle" di Castel Coredo, e nei secoli seguenti parti del castello vengono ereditate o vendute da personaggi appartenenti a diverse famiglie, testimonianza che il dosso e il castello fossero in comproprietà. Dalla seconda metà del XIV secolo il castello appare anche con il nome di castrum s. Vigili , a riprova che all'interno del complesso fosse stata eretta una cappella.
Nel corso del 1611 viene abbandonato a causa di un incendio, che distrugge completamente l´antico castello medievale. Il castello viene ricostruito nel 1726 nell´aspetto attuale e nel secolo scorso, forse per motivi di sicurezza, viene abbattuta ua torreta, ultima superstite dell´antica fortezza medievale.
Il castello è posto su un piccolo dosso, al margine dell´abitato di Coredo, unico esempio per la Val di Non di sito fortificato non isolato. Non presenta difese naturali particolarmente efficaci e non risulta nemmeno in posizione dominante o strategica; ad oggi si presenta come un palazzo residenziale a quattro piani, di forma rettangolare, quasi completamente nascosto dal parco che lo circonda. Del complesso fanno parte anche due edifici di servizio staccati dal corpo principale.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, p. 195. Mantova 2013.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Coredo

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Vigilio Kirchner, 1920-1922

    Il dipinto mostra il palazzo dei baroni de Coreth ricostruito nel 1724 dopo il grave incendio del 1611 che lo distrusse. Lo circonda un muro, affiancato da una siepe. Il portale d´ingresso è inserito in una struttura muraria merlata.

  • Vigilio Kirchner, 1920-1922

    La veduta mostra il portale archivoltato - con chiave di volta fregiato dello stemma dei baroni de Coreth - inserito nel muro di cinta e incorniciato da una muratura merlata. Sullo sfondo si intravede il portale di ingresso al palazzo - eretto agli inizi del Settecento su resti medievali - sormontato da scudo araldico e da epigrafe.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Coredo

In un tempo lontano quando il colera afflisse il paese di Coredo il castello fu trasformato in un lazzaretto, e fu affidata ad un fraticello la cura dei malati.
I saloni vennero convertiti in dormitori e ogni sera il monaco accendeva un lume e passava in rassegna i poveretti, soffermandosi a pregare ogni volta che ne trovava uno morto.
In questo modo dal paese, seguendo la luce della lampada che filtrava dai finestroni del maniero, era possibile contare il numero delle vittime della giornata e stimare la virulenza del morbo.

M. NERI, Le “pietre nobili” raccontano. Le più belle leggende dei castelli trentini, p. 113. Lavis (TN) 2001.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Coredo