Castel Beseno

Vallagarina

La prima notizia riferibile al castello è indiretta e risale al 1171, quando Carbonio de Beseno viene nominato quale testimone in un convegno feudale presieduto a Trento dal vescovo Adelpreto, che con tutta probabilità gli affida la collina di Beseno, punto nevralgico a sud di Trento. Sotto il principe vescovo Corrado II i da Beseno raggiungono l’apogeo della loro potenza.
Dagli inizi del ‘200 il principato vescovile di Federico Vanga, attraverso acquisizioni e donazioni, entra in possesso di buona parte della struttura, sebbene una parte del castello rimaga sotto il controllo della famiglia da Beseno. Agli inizi del XIII secolo la famiglia in decadenza viene sostituita da quella dei Castelbarco, il cui potere è in rapida ascesa; con Guglielmo il Grande i Castelbarco ne acquisiscono in toto le proprietà, detenendole per un secolo e mezzo.
Dal 1470 il maniero passa alla potente e prestigiosa famiglia tirolese dei Trapp. Il castello è teatro della battaglia di Calliano (1487) in cui si fronteggiano le truppe tirolesi, sostenute dal vescovo di Trento, e l’esercito della Serenissima, duramente sconfitto.
Il complesso feudale, inizialmente costituito da tre nuclei turriti, sotto il lungo dominio dei Trapp (dal 1470 al 1972) vede una profonda trasformazione che va a sostituire le ancora preponderanti forme gotiche con nuovi stilemi più adeguati al nuovo gusto rinascimentale, fino a raggiungere la fisionomia odierna.
Il complesso, costituito dai castelli di Beseno e Pietra, per posizione e conformazione si connota come “chiusa” con funzioni di controllo sugli incroci della via atesina con le strade provenienti dal Vicentino e dalla Valsugana.
In virtù di questa collocazione privilegiata il castello è protagonista di numerosi fatti d’arme che segnano la storia trentina tra XIX e XX secolo: dagli scontri tra i rivoluzionari francesi e gli austriaci fino alle più recenti guerre mondiali.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 5, pp. 53-63. Mantova 2013.
A. GORFER, Il castello di Beseno nel Trentino. Un castello una comunità un paesaggio nelle Alpi. Trento 1992.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Vallagarina
  • Comune: Besenello

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Anonimo, 1550 - 1600

    In una lunetta affrescata dell´atrio d´onore di Castel Nuovo (o Noarna) è ritratto in primo piano un duello tra due cavalieri. Sullo sfondo a destra è visibile castel Pietra con la chiusa stradale e al centro alcuni tratti essenziali di Castel Beseno. In questo affresco viene accennata la forma generale di Castel Beseno (mura, torri), ma senza dovizia nei particolari, essendo un´immagine in lontananza rispetto alla scena principale.

  • Anonimo, 1580

    Sulla volta del loggiato di Castel Coira - Churburg in val Venosta è affrescato un gigantesco albero genealogico dei Trapp. Tra le diramazioni dell´albero è raffigurato Castel Beseno visto da sud-est: sono rappresentati i bastioni, i due ordini di mura, altre strutture interne del castello e probabilmente la torre dell´orologio nella zona centrale.

  • Johanna von Isser Grossrubatscher, 1836

    In questo disegno si ha uno scorcio della Valle dell´Adige da nord: è ritratto l´Adige navigato da zattere e, sulla sinistra, al di là dei campi, si può apprezzare il traffico lungo la strada che corre parallela al fiume. Al centro è rappresentato il grande edificio merlato, ad oggi scomparso, posto in corrispondenza della confluenza del Rio Cavallo con l´Adige. Sulla sinistra è rappresentato l´imponente Castel Beseno, di cui si possono apprezzare le mura e i relativi bastioni, nonché le torri di guardia. In lontananza sullo sfondo è visibile anche castel Pietra.

  • Bartolomeo Lucchese, 1615

    Nella tavola VIII del Codice Enipontano III, Lucchese, architetto che ha realizzato una serie di mappe a scopo militare, ha rappresentato in modo dettagliato e con relative didascalie Castel Beseno, che sorge su una rupe della sinistra orografica dell´Adige. Unico soggetto di questo disegno è il complesso strutturale, feudo dei Trapp, e consente di rilevare alcuni dettagli grazie alla veduta dalla Folgaria: le mura merlate dotate di bastioni e di una porta, le postazioni delle sentinelle, i cammini di ronda e le scuderie.

  • Bartolomeo Lucchese, 1615

    Nel Codice Enipontano III è contenuta questa raffigurazione  del versante meridionale della rupe su cui si trova Castel Beseno. L´architetto Bartolomeo Lucchese, incaricato della realizzazione di diverse mappe a scopo militare, ha ritratto il castello dal paese di Calliano. Su questo versante è possibile apprezzare i bastioni, soprattutto quello di maggiori dimensioni posto sulla destra, le mura merlate e dotate di feritoie, presenti anche sugli altri bastioni minori. All´interno della cinta muraria è delineato il volume del nucleo centrale del castello.

  • Anonimo, XVII secolo

    Il castello nel disegno del Codice Brandis si presenta nell´assetto posteriore agli imponenti lavori di adattamento fatti nella prima metà del Cinquecento, ai quali non non seguirono, fino al definitivo abbandono nell´Ottocento, altre opere di rilievo. A penna, vicino al nome del castello, è stata aggiunta la parola Trapp, nome della famiglia che l´ha posseduto.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Vallagarina
  • Comune: Besenello

Si narra che un tempo il castello fu posto sotto assedio per due lunghi anni. I viveri stavano quasi esaurendosi quando una mattina ci si accorse che nei magazzini era rimasto un solo staio di grano e nella stalla una sola mucca. Il capitano allora diede da mangiare il grano alla mucca e la fece uccidere; le visceri furono gettate fuori dalle mura.
Gli assedianti trovando grano nel rumine pensarono che le scorte di grano al castello fossero ancora abbondanti perciò scoraggiati cessarono l’assedio.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Vallagarina
  • Comune: Besenello