Castel Belasi

Val di Non

La prima fonte documentaria che attesta l’esistenza di Castel Belasi risale al 1291.
Il castello si sviluppa a strapiombo sul rio omonimo, in località Lover, nei pressi del comune di Campodenno. Esso rientra nel novero delle costruzioni medievali, con evidente funzione militare, sorte sulla sponda destra della Valle di Non.
I primi proprietari ricordati dai documenti furono i Belasio, ai quali gli Appiano affidano il castello, edificato probabilmente nel corso del XII secolo.
Nel 1410 l’edificio viene temporaneamente occupato dagli Sporo che, in seguito, lo restituiscono ai legittimi proprietari. Il castello è interessato dai disordini della guerra rustica del 1525, generata dal diffuso malcontento dei valligiani schiacciati dal potere dei nobili locali: durante l’insurrezione il castello viene saccheggiato e occupato senza però subire gravi danneggiamenti.
Nel XVI secolo perde le originarie funzioni amministrative e di controllo, diventando una residenza signorile abitata ininterrottamente fino al termine della Seconda Guerra Mondiale, quando viene abbandonato.
L’originaria destinazione militare è dimostrata dalla configurazione del complesso costituito da una torre massiccia al centro di un recinto costituito da possenti mura quadrangolari e irregolari che cingono un dosso delimitato su due lati da ruscelli. La straordinaria altezza delle mura lisce, praticamente prive di aperture, se non nella parte più elevata, e dotate di strutture pensili per la difesa delle due porte d’accesso, è dovuta al fatto che il sito non risultasse particolarmente sicuro. La cinta muraria più interna era rafforzata da due cinte esterne, concentriche, più basse e coronate da merli guelfi. Questa impostazione subisce nel corso di cinque secoli numerosi rimaneggiamenti. I più significativi, nel XVI secolo, riguardano il cambiamento di destinazione della struttura da fortezza a residenza. Il seicentesco palazzo signorile, costituito da tre corpi di fabbrica disposti ad elle, definisce due cortili interni e si congiunge alla torre centrale, mastio con funzione di ricovero e vedetta che durante le trasformazioni rinascimentali viene riconvertito in belvedere.
Il castello, che è stato recentemente acquisito dal comune di Campodenno, è stato oggetto di un accurato intervento di restauro e presto sarà aperto al pubblico.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, pp. 164-169. Mantova 2013.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Campodenno

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Vigilio Kirchner, 1920-1922

    Veduta del castello colta da sud-est. Il pittore mette in luce la possente cinta e il mastio del castello, senza peraltro trascurare i dettagli naturalistici.

  • Vigilio Kirchner, 1920-1922

    Veduta d´insieme del vasto complesso medievale sorto in cima ad un dosso, difeso dal Rio Belasi e dalla Valle Disdina. Attorno al mastio e a cinque lati si sviluppano gli altri spazi (cortili, androni) e i fabbricati residenziali e di servizio. Il castello viene rappresentato inserito nel contesto ambientale che lo circonda.

  • Remo Wolf, 1975

    Veduta di Castel Belasi colto in una mattina d'autunno. La prospettiva offerta dal pittore è quella dalla strada che da Crescino sale a Campodenno. Un suggestivo gioco di luci in diagonale mette in risalto il paesaggio coinvolgendo il Piz Galin, le torri, l´apparato merlato del castello, i frutti maturi del melo.

  • Ida von Lasser-Schmalix, ante 1911

    Veduta d’insieme del vasto complesso medievale sorto in cima ad un dosso, difeso dal rio Belasi e dalla valle Disdina. Attorno al mastio a cinque lati si sviluppano gli altri spazi (cortili, androni) e i fabbricati residenziali e di servizio. Una cinta muraria principale e altre due minori concentriche girano attorno al castello. L’iconografia deriva dall’illustrazione di Grubhofer. 

  • Tony Grubhofer, 1897 - 1899

    Veduta d´insieme del vasto complesso medievale. L'iconografia ottocentesca del complesso restituisce grossomodo i medesimi elementi: le alte mura, lisce e  quasi prive di aperture, la doppia cortina muraria, il palazzo signorile.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Campodenno

Le stanze del palazzo signorile conservano testimonianze significative dello splendore delle decorazioni realizzate nei secoli XVI e XVII. In particolare si ricordano quelle del salone superiore, dove si conserva un fascione affrescato suddiviso in 11 riquadri, dei quali soltanto 7 ancora leggibili, accompagnati da didascalie quasi cancellate. I soggetti rappresentati sono i più vari: mostri fantastici, cavalli alati, duelli, sfilate di orsi, tutti inseriti su uno sfondo di monti, villaggi e castelli.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Campodenno