Castel Albano

Vallagarina

Nella documentazione del XII secolo il toponimo si trova nella forma di Albano o Montalbano, e in una fonte scritta del 1279 si ha la prima testimonianza dell’esistenza del castello.
Le fonti del XII e del XIII secolo nominano più volte personaggi appartenenti alla casata dei da Albano o da Mori, ma di queste famiglie, con ogni probabilità feudatarie della fortezza di Albano, risulta difficile ricostruire le vicende. È certo che anche questo castello entra nell’orbita dei potenti Castelbarco; se ne ipotizza una sua acquisizione da parte di Guglielmo il Grande, ma né le investiture d’inizio secolo né il suo testamento del 1319 nominano Castel Albano. Le fonti tornano a parlarne nel 1339, quando effettivamente il feudo risulta già di proprietà dei Castelbarco di Rovione. Nel 1413 l’ultimo signore di Albano muore senza eredi, lasciando il feudo a Guglielmo Castelbarco di Lizzana, suo lontano cugino. Questi, nel 1439, si rivolta contro Venezia, che reagisce saccheggiando e distruggendo diverse fortificazioni, tra cui anche quella di Albano.
Oggi i resti del castello son ben visibili alle spalle della chiesetta cinquecentesca, forse edificata proprio con materiali di spoglio provenienti del castello in rovina. Si possono ancora vedere una lunga muraglia sbrecciata e tracce degli antichi edifici, che suggeriscono come l’intera struttura fosse stata eretta sulla roccia viva.
Il castello ha dunque una vita relativamente breve: già nel 1580, infatti, dei delegati del principe vescovo di Trento visitano la piccola chiesa dedicata alla Vergine, eretta nel XVI secolo dagli abitanti di Mori proprio nei pressi del castello: le annotazioni da loro effettuate testimonian che sul posto si potevano osservare le rovine di un antico castello.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 5, pp.84-87. Mantova 2013.
GORFER A., I Castelli del Trentino, vol. IV. Trento 1994.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Vallagarina
  • Comune: Mori

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Anonimo, XVII secolo

    Raffigurazione del borgo sovrastate Mori, contenuta nel Codice Brandis . La chiesa-santuario di S. Maria di Monte Albano sorse probabilmente insieme all´eremo in prossimità del circuito murato di Castel Albano, i cui ruderi sono visibili dalla Val di Gresta. Nel disegno non sono riconoscibili elementi riferibili al castello e il sito appare pressoché identico all´attuale.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Vallagarina
  • Comune: Mori

Nonostante Castel Albano sia oggi ridotto allo stato di rudere, possediamo un documento, datato 1413, che ci permette di immaginare come doveva presentarsi il complesso fortificato.
Pochi giorni dopo la morte di Ottone, ultimo Castelbarco del ramo di Albano, infatti, l’erede designato, Guglielmo di Lizzana, fece redigere un inventario dei beni connessi al feudo, nel quale viene descritta dettagliatamente l’intera struttura della fortificazione. Cinto da mura, era munito di un mastio, gli edifici erano in muratura e legno, con coperture in coppi. Tutt’intorno era circondato da alberi da frutto e campi coltivati. Lo spazio residenziale si presentava suddiviso in due piani: uno, quello superiore, era riservato alla dimora signorile, l’altro, l’inferiore, agli edifici di servizio. Vi erano una cucina, un forno, dei magazzini, delle cantine, una stanza riservata alla servitù. Non mancavano il fienile, il granaio e le stalle.
Nell’inventario sono presi in rassegna tutti i beni conservati all’interno del castello, quali mobili, abiti, utensili, stoviglie e armi.

GORFER A., I Castelli del Trentino, vol. IV. Trento 1994.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Vallagarina
  • Comune: Mori