ROCCA DI PISSAVACCA (Ravina)

Valle dell'Adige - Comune di Trento

La prima menzione riferibile al toponimo Pysavacha si ha nel 1267 quando il canonico Aldevrando concede in locazione ad un certo Olrico un vigneto abbandonato situato sotto Pysavacha. L’omonimo castello viene invece menzionato solo nel 1287 in un documento sempre relativo ad una locazione. A partire dal 1363 in una serie di investiture si ritrova il toponimico de Pissavacha e dopo la morte di Antonio - ultimo discendente – nel 1385 il castello e i terreni circostanti entrano nelle pertinenze della famiglia Sichi di Trento. Benché venga ancora menzionato nelle infeudazioni, dalla metà del XV secolo il castello, persa ogni funzione di controllo, comincia una lenta e progressiva fase di degrado tanto da farne perdere ogni traccia. Il castello, che doveva sorgere presso la sommità del Doss del Diàol in località Belvedere a Ravina, oggi non è ancora stato localizzato con certezza.

BIBLIOGRAFIA: Camilli M., Rocca di Pissavacca (scomparso), in “Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardo antico e basso medioevo. Schede 2” (Collana APSAT), E. Possenti, G. Gentilini, W. Landi, M. Cunaccia (a cura di), Mantova 2013, p. 280