CASTRUM BUSINI

Val di Non - Comune di Romeno

Nel 1271 Odorico di Pergine vende a Mainardo II di Tirolo i suoi possedimenti situati in Val di Non, tra i quali figura il Doss Busen; tuttavia la prima menzione diretta del castrum Busini risale al 1281 quando venne siglato un atto con cui due milites bolzanini – Ancio e Gebardo – cedevano al vescovo Enrico di Trento tutti i diritti e i beni di loro proprietà. Un decennio più tardi fu inviata una richiesta a papa Niccolò IV – per tramite del vescovato di Padova – affinché avvenisse la restituzione dei castelli e dei beni sottratti all’ episcopato trentino da Mainardo II, tra cui anche il castrum Busini. Tra XIV e XV secolo il castello fu oggetto di vari passaggi di proprietà tra la nobiltà locale, ma ciò non impedì il progressivo abbandono e degrado della fortificazione che già sul finire del Quattrocento risultava di difficile individuazione ( dossum dictum de Buseno in quo olim fuit castrum ). Il castello sorgeva sul Doss Busini nel territorio comunale di Romeno; oggi in situ sopravvivono solo alcuni lacerti murari non direttamente rapportabili con la struttura fortificata che, stando alle fonti, nel 1478 si trovava già in avanzato stato ruderale.

K. LENZI, Castrum Busini (scomparso), in “Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardo antico e basso medioevo. Schede 1” (Collana APSAT), E. Possenti, G. Gentilini, W. Landi, M. Cunaccia (a cura di), Mantova 2013, pp. 229-231.