CASTEL TAVON

Val di Non - Comune di Coredo

La prima menzione relativa a castel Tavon risale al 1280 quando è elencato con altri nove castelli tra le fortificazioni fatte erigere dal conte del Tirolo Mainardo II e di cui il vescovo di Trento Enrico ne chiedeva l’abbattimento. Un decennio dopo il castello è ancora in possesso di Mainardo e retto per suo conto da Ulrico di Coredo. Benché sia stato concluso un trattato di pace nel 1301 tra i conti del Tirolo e il vescovo di Trento che prevede la restituzione di beni usurpati, tra i quali il castrum Taoni , nel 1306 il castello è ancora saldamente in mano dei tirolesi. Da questo momento la fortificazione non è più menzionata nelle fonti ad eccezione di un contratto di locazione del 1336 in cui Simone del fu Belvesino Thun concede a Bartolomeo del fu Federico da Castel Tavon un appezzamento di terreno nelle immediate vicinanze del castello. Della fortificazione che doveva sorgere sul dosso omonimo non rimane più nulla tanto che oggi risulta difficile la sua precisa localizzazione.

M. RAUZI, Castel Tavon (scomparso), in “Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardo antico e basso medioevo. Schede 1” (Collana APSAT), E. Possenti, G. Gentilini, W. Landi, M. Cunaccia (a cura di), Mantova 2013, p. 195.