CASTEL LIVO

Val di Non - Comune di Livo

Un documento di vendita redatto nel 1207 restituisce la prima menzione del castello di Livo, all’interno del quale sembra sia avvenuta la transazione ricordata nella fonte. Nel 1255 il vescovo Egnone in un trattato con il podestà di Trento Sodegerio di Tito è costretto a promettere di non costruire altre fortificazioni nel  territorio compreso tra Brescia e il castrum vetus Livo . Ancora nel 1399 il capitano del castello di Castelfondo dichiarava di aver ricevuto, a nome del vescovo Nicolò da Bruna per i suoi offici, una somma di danaro che aveva riscosso “ in castro Livi ”, dove peraltro è attestata, a tale data, anche la presenza di un edificio di culto mariano. Il castello venne assediato e distrutto da Pietro di Sporo nel 1416, e da questo momento scompare anche la sua menzione nei documenti. Ubicato verosimilmente sul doss Caslir, poco distante dall’attuale abitato di Livo, oggi non rimane traccia dell’antica fortificazione.

M. RAUZI, Castel Livo (scomparso), in “Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardo antico e basso medioevo. Schede 1” (Collana APSAT), E. Possenti, G. Gentilini, W. Landi, M. Cunaccia (a cura di), Mantova 2013, pp. 211-212.