BASTIA DI PRIMIERO o CASTELLO DELLA BASTIA

Valle di Primiero - Comune di Imer

Fonti iconografiche e documentarie testimoniano l’esistenza della fortificazione che, probabilmente già a partire dal 1386, doveva sorgere al confine tra il Primiero e il Bellunese nella gola dello Schenèr, a sbarramento dell’accesso meridionale verso la conca del Primiero. La costruzione, oggi sommersa da un bacino artificiale, doveva svolgere la funzione di stazione di dazio. La storiografia moderna ne ha ipotizzato la distruzione in una fase precoce, ossia già agli inizi del Cinquecento; tuttavia essa è ancora menzionata in una relazione del capitano di Feltre, Bernardo Balbi, nel 1526. Forse la Bastia di Primiero tornò ad esercitare la sua antica funzione di controllo del transito sul finire del ‘700, considerato che nell’  Atlas Tyrolensis , è raffigurata con il simbolo di posto di blocco connesso a casa isolata. Ma già un secolo dopo le fonti la descrivono allo stato ruderale.

M. RAPANA', Bastia di Primiero o Castello della Bastia (scomparso), in “Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardo antico e basso medioevo. Schede 1” (Collana APSAT), E. Possenti, G. Gentilini, W. Landi, M. Cunaccia (a cura di), Mantova 2013, p. 21.